Immaginate la scena. Un fiume tranquillo scorre tra pianure e colline verdi. All’orizzonte, un “paffuto” sole arancione sorge dietro soffici nuvole. Questo non è un dipinto, però. Non è nemmeno una fotografia o una scena pastorale su uno schermo cinematografico. È un abito a due pezzi, indossato con stivali di vernice e un austero cerchietto nero.
Il look di apertura della sfilata della collezione autunno inverno 2021 di Conner Ives, laureato alla Central Saint Martins, con influenze americane (che è stata anche la sua collezione di laurea CSM womenswear BA) racconta una storia intrigante, ispirata dallo stilista che ha scoperto la collezione di arte popolare americana della madre conservata in soffitta. “È stato come scoprire una città perduta”, dice Ives a Vogue – questa creazione è in parte moda, in parte una tavolozza. Sia l’abito in feltro sia la borsa sono stati creati in collaborazione con l’artista tessile Mati Hays. L’effetto è particolare, evoca un desiderio di un paesaggio allo stesso tempo strano e archetipicamente familiare.
Connor Ives autunno inverno 2021.
L’abito come una finestra sul paesaggio
Ives non è l’unico stilista che si è dilettato con il paesaggio e la natura. I panorami rurali sono un motivo amato negli ultimi tempi, con modelli che vanno dai paesaggi terrosi di Jacquemus e le montagne e i funghi psichedelici di Ashish ai maglioni verdeggianti di House of Sunny. Anche la collezione autunno inverno 2021 di Moschino ha preso una piega bucolica sotto forma di stampe con cieli blu brillante e prati pieni di margherite e mucche. Per il direttore creativo di Moschino Jeremy Scott, la stampa a nuvole è un posto splendido dove fermarsi: è un classico di Moschino. Tuttavia, questa particolare serie di disegni ha anche reso omaggio al designer della MGM del 1930 Gilbert Adrian, l’uomo dietro i costumi per Il mago di Oz (1939).
Moschino autunno inverno 2021.
La presentazione video teatrale di Scott, con scenografie girevoli e sezioni dedicate al business, al tempo libero in campagna, all’abbigliamento da sera e altro ancora, si è ispirata direttamente al film del 1939 The Women, che include una sfilata di cinque minuti in technicolor con i costumi di Adrian. Diversi anni dopo, lo stilista produsse anche un abito ‘patio’ in crêpe di seta (così chiamato perché era adatto per intrattenersi all’aperto) ispirato alla sua casa nella San Fernando Valley, Los Angeles. Con piccole spalle imbottite e una gonna piena e ampia, l’abito di Adrian raffigura agnelli che saltellano allegramente in un campo rigoglioso.
Recentemente, una pletora di montagne, campi e paesaggi marini hanno trovato la loro strada anche su tutti i tipi di maglieria, cardigan e gilet. Lirika Matoshi, che ha creato il famoso abito con fragole scintillanti che ha dominato l’estate 2020, ha realizzato anche maglieria costellata di nuvole. Brand come Saint Laurent, Stella McCartney e JW Anderson hanno debuttato con maglie intarsiate che hanno come protagonisti le rive dei fiumi e il verde. Di recente, anche la collezione Resort 2022 di Gabriela Hearst ha compreso maglioni con l’immagine di paesaggi famosi come il Parco Nazionale di Yellowstone e il Machu Picchu del Perù.
Gabriela Hearst Resort 2022.
© Zoe Ghertner
Disegni come questi hanno due effetti: attirano la nostra attenzione sulla complessità della loro fattura, specialmente se la maglia è stata fatta a mano, ma suggeriscono anche una nota di romanticismo. Alcuni di questi capi ricordano i disegni dei bambini – una casa, una collina, un sole perfettamente rotondo – o il tipo di scene che si trovano sui maglioni venduti nelle località turistiche. Altri sono alla base dell’attuale passione un po’ kitsch per i maglioni anni ’80 (vedi anche il rinnovato amore per i maglioni di Diana, Principessa del Galles, grazie anche a The Crown, quarta stagione).
Naturalmente, mettere un paesaggio su un abito non è una novità. Nel 1611, Johann Georg I di Sassonia ricevette da sua madre, come regalo di Natale, uno straordinario “mantello con paesaggio”. Questo mantello è decorato con la vista dettagliata di Dresda e del fiume Elba cucite su uno sfondo di velluto blu. Nel corso di molte centinaia di anni, onde, nuvole, montagne, arcobaleni e foreste sono stati accuratamente ricamati su abiti e accessori che vanno dai berretti da notte ai reticoli (una piccola borsa o borsetta). Anche i kimono sono particolarmente ricchi di dettagli tratti dal mondo naturale: molti disegni di tessuti presentano splendidi scenari stampati o ricamati che evocano diverse stagioni, luoghi e storie.
Un senso di fuga
Non è sorprendente, dunque, vedere così tanti designer rivolgersi oggi verso le immagini della campagna. Gli ultimi 16 mesi hanno incluso periodi difficile in cui ci siamo sentiti intrappolati, a fantasticare su viaggi, natura selvaggia e il fascino del non familiare. Pensate a questo come il punto d’arrivo del cottagecore. Perché vestirsi come se si sperasse di vagare in un prato di fiori selvatici quando invece si potrebbe indossare il prato? È una piccola dose di evasione in forma tessile, che scatena lo stesso senso di calma e piacere che potremmo provare guardando un van Gogh o un David Hockney.
JW Anderson Menswear primavera estate 2021.
Con questa premessa, ecco perché molti di questi disegni sono basati su rappresentazioni più pittoriche o fumettistiche dei grandi spazi aperti. Anche nei primi anni 2010 la moda ha ripreso il paesaggio, ma la sua rappresentazione tendeva a essere più foto-realistica, con resa caleidoscopica. Le scene di oggi, in confronto, sono incisive. Potrebbero attingere dalla natura, ma i colori sono più brillanti e i bordi più definiti. A volte, assomigliano alla grafica brillante di un videogioco o a una cartolina illustrata che si potrebbe spedire dicendo: “Vorrei che tu fossi qui”. Forse sono più paesaggi onirici: ogni capo fonde il reale e l’irreale, portando con sé la suggestione allettante di un luogo completamente diverso.